Attraverso una scala che collega il retrobottega con il laboratorio sotterraneo, si viene proiettati in un’altra dimensione, popolata dalle vecchie macchine per la produzione del cioccolato, fabbricate tra fine Ottocento e il primo Novecento. Questi macchinari, ancora oggi capaci di funzionare anche se non più in uso perché non allineati alle nurmative vigenti, coprivano tutte le fasi di lavorazione del prodotto. Sono ora un vero e proprio museo del cioccolato, testimonianza di un'attività storica per la città di Torino, patria del buon cioccolato.