Attraverso una scala che collega il retrobottega con il laboratorio sotterraneo, si viene proiettati in un’altra dimensione, popolata dalle vecchie macchine per la produzione del cioccolato, fabbricate tra fine Ottocento e il primo Novecento. Questi macchinari, ancora oggi capaci di funzionare, venivano utilizzati da 40 persone e coprivano tutte le fasi di lavorazione del prodotto. Sono ora un vero e proprio museo del cioccolato, testimonianza di un’attività storica per la città di Torino, patria del buon cioccolato.